Vi presentiamo il nostro brevetto !! Già depositato al Ministero dello sviluppo economico:
PIANO Abacus – Dispositivo per ‘apprendimento musicale amovibile
Un nuovo modo di scoprire intervalli, scale ed accordi estremamente semplice ed immediato attraverso il metodo MAPS
Music Abacus è uno strumento costituito da una struttura in legno che sostiene 13 asticelle che ricoprono i 12 semitoni di un’ottava musicale. Le asticelle possono essere abbassate o alzate in corrispondenza dei tasti del pianoforte. A seconda della scala che si vuole suonare si possono abbassare le aste corrispondenti. I rapporti scalari sono definiti da pallini colorati presenti su una tabella che suggeriscono quali aste abbassare in corrispondenza dei tasti del piano. Music Abacus è un validissimo strumento per studiare intervalli, scale ed accordi ed interiorizzare questi rapporti sonori anche senza conoscere la teoria musicale. Potrebbe diventare uno strumento che tutte le scuole potrebbero avere per sviluppare quell’orecchio musicale sia sul profilo dei rapporti scalari che su quello armonico. E’ uno strumento quindi di esercizio dell’orecchio, nell’apprendimento dei profili culturali a cui i vari sistemi scalari rimandano. E’ stato provato e testato nella nostra scuola Ludomusica sia dai bambini di 6/7 anni e sia per gli adolescenti con risultati ottimi. I ragazzi hanno immediatamente interagito con facilità e curiosità con l’abaco musicale. L’insegnante fa eseguire le scale e poi l’allievo può improvvisare con l’accompagnamento dell’insegnante che armonizza la scala stessa. Un approccio immediato al complesso mondo della teoria attraverso in sistema pratico che vuole avvicinare il discente dapprima alla dimensione dell’ascolto.

Come possiamo notare dalla figura le aste grigie sono state anche colorate evidenziando i rapporti di altezza dell’ottava cromatica
Lo strumento va appoggiato al pianoforte in corrispondenza dei tasti e le aste indicano quale tasto premere per suonare quel tipo di scala. Spostando l’abaco in corrispondenza di un altro tasto si può trasporre scala in un’alta tonalità. Per esempio come indica la figura possiamo impostare la scala ionica (modo maggiore) e poi trasporla spostando l’abaco in un’altra tonalità.

modo ionico

modo ionico trasposto un tono indietro
L’abaco ci permette inoltre di esplorare ed interiorizzare gli intervalli musicali per poi passare allo studio degli accordi principali che sono rappresentati nella parte destra dell’abaco.
L’abaco diventa quindi anche un ottimo strumento da affiancare ai manuali di armonia per uno studio più consapevole e più “musicale” che si basi sull’ascolto delle armonie e delle sue funzioni.
Metodo MAPS
di Marcello Parisi
Che cosa è Music Abacus
Music Abacus è un strumento didattico da utilizzare al pianoforte per eseguire intervalli, pattern ritmico-melodici, scale, accordi e dinamiche musicali in modo semplice e intuitivo attraverso le schede MAPS (Apprendimento musicale percorsi sonori) La sua funzione principale è quella di facilitare la pratica dell’improvvisazione musicale, dell’ear training e lo studio della teoria e dell’armonia musicale.Il suo punto di forza è quello di correlare la memoria visiva e quella uditiva per agevolare la comprensione del linguaggio musicale. Music Abacus è lo strumento didattico esclusivo del sistema di apprendimento Maps.
Come è fatto e come funziona Music Abacus.
- Music Abacus è costituito da una struttura-telaio che sostiene 13 (12 + l’ottava) asticelle la cui funzione è quella di indicare i 12 semitoni di un’ottava musicale.
- Le note delle diverse scale poste nei rispettivi righi della scheda, sono indicate nel prospetto da pallini colorati come si evince dalle fig. 1 e 2. Per eseguire la scala scelta si abbassano in corrispondenza dei pallini le rispettive asticelle che hanno la funzione di indicare quali tasti del pianoforte occorre suonare. L’uso dei colori (con gradazione dal rosso al violetto in accordo con lo spettro visibile) è stato realizzato al fine di visualizzare ed assimilare al meglio i rapporti scalari e consentire una rapida memorizzazione degli stessi.
- L’Abaco è stato progettato riferendosi alle misure standard di un’ottava musicale del piano a 88 tasti.
- Sono previste tre tipi di schede intercambiabili che di seguito elenchiamo:
- Il primo tipo di scheda denominata Scales Maps permette la pratica delle scale tonali e modali, degli intervalli e dei principali accordi. Consente l’apprendimento musicale di 1° livello (percorsi sonori liberi con scala). Sono previste 2 schede di questa tipologia una per le scale modali ed un’altra per altri tipidi scale (minore melodica, armonica enigmatica, esatonale, orientale etc.)
- Il secondo tipo di scheda denominata Melody Maps permette la pratica della lettura ritmico-melodica per la costruzione di mappe melodiche. Consente l’apprendimento musicale di 2° livello (percorsi sonori guidati con scale/cellule ritmiche). Sono previste 2 schede di questa tipologia: una con il quarto come unità di divisione (casella) ed un’altra con l’ottavo. La scheda prevede anche la possibilità di includere nei percorsi sonori anche l’agogica e le dinamiche.
- Il terzo tipo di scheda si chiama Chords Maps e permette lo studio degli accordi e delle relative funzioni armoniche
A chi è destinato ed i possibili utilizzi
L’Abaco musicale è destinato a tutti coloro che intendono avvicinarsi alla musica. Elenchiamo di seguito le possibilità di utilizzo per le diverse fasce di età:
- Per praticare il solfeggio musicale al pianoforte esplorando le diverse combinazioni ritmico-intervallari attraverso le schede Melody Maps; Un “solfeggio musicale” che si fonda sull’ascolto e non solo sulla tradizionale divisione logico-matematica.
- Per gli insegnanti di musica che lavorano con bambini in età prescolare che applicano la MLT di E.E. Gordon (0-3 anni – 3-5 anni) e che devono praticare i pattern diatonici ed accordali nei diversi modi musicali.
- Per gli studenti che seguono il solfeggio secondo il metodo Dalcroze (sviluppare l’orecchio e acquisire una comprensione musicale globale e profonda)
- Per i bambini che seguono il metodo Suzuki che antepone l’ascolto all’esecuzione (prima si ascolta e poi si suona – prima si suona e poi si legge) e l’apprendimento per imitazione
- Per i bambini che seguono la fase di creazione musicale del metodo Yamaha.
- Per i bambini 5 – 7 anni per una didattica del gioco e della creatività nella propedeutica musicale di base.
- Per i bambini e ragazzi e adulti (studenti di musica) per la pratica dell’ear training, lo studio delle scale e dell’improvvisazione e della lettura ritmico-melodica
- Per gli studenti di musica per comprendere la teoria e l’armonia (circolo delle quinte, i modi musicali, rapporti e funzioni armoniche) in modo semplice ed efficace
- Per i cantanti che intendono eseguire gli esercizi vocali (o pattern) nei diversi modi musicali e nelle varie tonalità e con le relative dinamiche musicali (Melody Maps).Infatti spostando l’abaco sulla tastiera del pianoforte si possono trasporre scale, intervalli e accordi nelle diverse tonalità.
Quali vantaggi porta Music Abacus ?
Un approccio immediato al complesso mondo dei suoni attraverso un sistema pratico che, facendo leva sulla visualizzazione visiva, facilita l’esecuzione, la comprensione e la memorizzazione delle relazioni musicali (pattern, intervalli, scale, armonie). Il vantaggio principale rispetto ai metodi di studio tradizionali è quello di rendere lo studio della musica più vicino alla sua dimensione aurale. Anche i concetti “difficili” come ad esempio: lo studio degli intervalli musicali, il circolo delle quinte, i concetti di triade, di tonalità etc, che richiedono un buon grado di astrazione, con Music Abacus sono immediatamente disponibili alla visualizzazione e calati nella loro naturale dimensione musicale. L’abaco è un ottimo strumento da affiancare ai manuali di teoria e armonia per uno studio più consapevole e più “musicale” che si basi sull’ascolto delle armonie e delle sue funzioni. Così come l’abaco il più antico strumento di calcolo (XXI sec a.c.) è ancora utilizzato come ausilio per effettuare operazioni matematiche allo stesso modo Music Abacus ci permette di “contare la musica” con la visualizzazione e l’ascolto delle sue funzioni melodiche ed armoniche.
Sistema di apprendimento MAPS
MAPS Apprendimento musicale percorsi sonori è un metodo ludico-formativo fondato sulla creatività ed il gioco simbolico-musicale. Maps permette di organizzare percorsi ritmico-melodici attraverso l’improvvisazione libera (schede SCALES MAPS) o l’improvvisazione guidata (schede MELODY MAPS). La costruzione dei percorsi sonori sperimentati nell’improvvisazione delineano diversi itinerari possibili in un gioco simbolico che diventa sempre più consapevole nel corso della pratica con Abacus. L’intento è quello di strutturare mappe melodiche che rimandino alle diverse culture a cui fanno riferimento i caratteri delle scale modali (es. scala napoletana, scala blues, il modo frigio, dorico e così via). L’atto creativo del discente si viene a strutturare all’interno delle varie possibili configurazioni che offre la scala modale (con i diversi modi musicali dallo ionico al locrio). Dai più semplici elementi (ad es Tonica/dominante) duali di forza centripeta (la tonica) e forze centrifughe (la sottodominante -IV e la dominante -V) tipiche della tonalità alla più complesse combinazioni intervallari (matrici modali) che si possono strutturare all’interno dello spazio diastematico-modale. Si dà la possibilità all’allievo di creare quella sintesi temporale (sul piano mnemonico e rappresentativo) eleggendo un punto di origine e di chiusa (la finalis) coincidenti oppure dati come presupposti di uno stato di compiutezza del sistema. Per definire il “sentimento d’insieme” della catena lineare del modo si procede con pochi suoni per poi evolvere verso catene tetra, penta, esa o eptacordali; tuttavia per definire l’ambiente tipico del modo occorre “far leva” sulle note caratteristiche del modo (es la 4e del modo lidio) che colorano il percorso sonoro direzionato verso la finalis (da non confondere con la tonica). La linea modale ricercata percorre una traiettoria melodica risultato di una unificazione astrattiva ed ideale di una serie infinita di gesti melodici (le formule melodiche). I rapporti spazio-temporali degli intervalli vengono visualizzati attraverso l’uso dei colori (i pallini colorati dell’abaco) per una maggiore interiorizzazione e memorizzazione visivo-spaziale degli stessi.
Scheda 1 – Scales Maps – 1° livello
Scales Maps è la prima tipologia di scheda del sistema MAPS; permette una prima fase di sviluppo del pensiero musicale attraverso lo studio degli intervalli musicali e la pratica dell’improvvisazione libera (sulle scale modali, pentatoniche, cinese e scala napoletana). Questa viene preparata con una preliminare fase di interiorizzazione degli intervalli musicali. Una maggiore consapevolezza dei fonemi musicali associati alla percezione dinamica degli intervalli musicali (ear training) permette un accesso facilitato alle successive fasi dell’apprendimento musicale. Quasi come toccare e sentire il gesto sonoro e creare quella corrispondenza immediata tra azione e produzione del suono; per un tutto indistinguibile dove gesto e suono diventano la materia musicale “viva” da apprendere. L’associazione suoni-colori per lo studio degli intervalli permette di incidere un segno sinestetico nella memoria fisco/sonora dei rapporti intervallari anche per facilitarne la riproducibilità (con la voce o con uno strumento musicale). La possibilità di trasporre gli intervalli scalari nelle diverse tonalità, spostando semplicemente l’abaco ad una altezza diversa della tastiera, allarga l’orizzonte di ascolto e di percezione degli intervalli musicali nei vari registri. Sappiamo che la percezione stessa dei rapporti intervallari nei vari registri cambia;infatti anche se in termini di frequenza corrisponde allo stesso rapporto sul piano psico-acustico è cosa ben diversa. Quindi allenare l’orecchio musicale trasponendo gli intervalli e facendoli suonare, ascoltare e cantare nei diversi registri sonori aiuta ad allargare lo spettro uditivo-percettivo dell’alunno. Si parte quindi dall’ascolto del suono prodotto nell’ottica di una definizione e memorizzazione della musica sul piano gestuale/aurale e non grafico/rappresentativo. Dunque ad ogni intervallo musicale è associato un intervallo di colori (cromatico); la successione dei pallini colorati (dal rosso al violetto in accordo con lo spettro visibile) definiscono i rapporti intervallari e allo stesso tempo le relazioni all’interno delle scale e tra le scale stesse (la mappa delle scale) come si evidenzia dalle seguenti figure dove sono rappresentate le schede (scales Maps 1 e 2).
La simbiosi tra gesto (la digitazione del tasto indicato dalle stanghette dell’abaco musicale in relazione alla scala impostata), suono, colore determina quel segno che si imprime con forza nella memoria sinestetica dell’esperienza artistica. Dopo la prima fase di “preparazione” con la pratica dell’ear training degli intervalli musicali (iniziando ad interiorizzare la 3+ o la 3- ed in seguito la 4, la 5 etc) si passa alla pratica dell’improvvisazione libera sulla scala scelta. Dapprima si delimita l’intervallo di azione dell’improvvisazione all’interno del tetracordo (IV) o del pentacordo (V) e poi si procede con la creazione del percorso sonoro. L’allievo può così sperimentaree ricercare quella idea melodica nella quale possano “fiorire” quei “semi uditivi” costruiti a partire dalla pratica degli intervalli. La componente ritmica che struttura la melodia è lasciata in Scales Maps libera di spaziare all’interno del bagaglio musicale che l’allievo già possiede. All’interno del tetracordo l’allievo può improvvisare diversi percorsi sonori tenendo sempre presente (con l’aiuto dell’insegnante) quelle note che caratterizzano il modo (ad es. 2- e 6- della scala napoletana; 7- del misolidio; 4+ del lidio etc.). Si può partire anche da una nota interna al tetracordo per poi direzionare il percorso melodico sulla finalis. L’allievo può poggiare le 4 dita (indice pollice mano sinistra; pollice-indice mano destra) sui tasti indicati dalle stanghette dell’abaco per preparare la nota prima del movimento di digitazione. Si può passare anche sul tetracordo più acuto e successivamente spaziare all’interno di tutto lo spazio modale man mano che l’allievo sente la necessità di sperimentare livelli di complessità crescente. Si può iniziare anche semplicemente a partire da 1 o 2 tasti per agevolare inizialmente la pratica soprattutto per gli allievi più piccoli. Per una maggiore efficacia didattica l’insegnante di musica dovrebbe armonizzare in tempo reale l’improvvisazione libera del bambino per vivere insieme a lui il dinamismo della produzione gestuale/musicale prodotta. I diversi habitat culturali a cui le diverse scale modali rimandano permettono lo sviluppo di un pensiero musicale stimolante e non omologato ai soli modi maggiori o minori (tipici delle canzoncine per bambini).A destra della scheda sono indicati anche gli accordi base relativi a ciascuna scala. Per accordo base si intende l’accordo costruito per triadi a partire dalla prima nota (lettera a) della scala. Le note indicate dalle lettere dell’Abaco indicano gli intervalli di terza, quinta, settima caratteristici della scala. A questi possono essere aggiunti degli intervalli caratteristici per armonizzare al meglio la scala scelta. L’accordo base consente la pratica (con la disponibilità di 2 Abachi) dell’improvvisazione a 2 voci in cui i bambini sperimentano l’intreccio ritmico-melodico ed armonico nel contesto scalare scelto. Resta comunque la possibilità di poter improvvisare direttamente sull’accordo della scala per dare la possibilità all’allievo di ampliare e dare nuovi spunti all’improvvisazione.
SCHEDA 2 – MELODY MAPS – 2° livello
La seconda tipologia di scheda didattica di Music Abacus è stata denominata Melody Maps. Questa dà la possibilità di costruire una improvvisazione guidata attraverso le figure ritmiche proposte per la composizione di una melodia. Rappresenta un’occasione per apprendere (attraverso il gioco) i concetti di misura, di figura musicale e di articolazione ritmico-melodica. Costruire una melodia a partire da una scala di riferimento (costruita a partire dalle schede Scales Maps) è una competenza trasversale che vede l’apprendimento degli intervalli musicali (facilitato con la pratica dei pallini colorati vedi scheda 1) e le competenze ritmiche dialogare ed intrecciarsi nel gioco della composizione musicale. Melody Maps è composta da 6 quadri ritmici (come mostra la figura) che rappresentano aree diastematiche contenenti ognuno 16 figure ritmiche di riferimento (le diverse caselle); Di seguito presentiamo le 2 schede di Melody Maps; La prima (Melody Maps 1) ha come unità di divisione la semiminima (per le misure in 3/4; 4/4; 5/4 etc). La seconda (Melody Maps 2) ha come unità di divisione la croma (per le misure in 3/8; 4/8; 5/8; etc.)
L’allievo può spostarsi tra una casella e l’altra attraverso tre modalità di spostamento:
- Moti contigui – l’allievo può passare da una casella ritmica ad un’altra adiacente scegliendo tra tutte le possibili direzioni (avanti/indietro; sotto/sopra; in diagonale in entrambi i versi). Può spaziare e sviluppare il suo percorso anche passando da un quadro ritmico ad un altro.
- Salti interni – l’allievo può saltare da una casella ritmica ad un’altra sempre all’interno del quadro ritmico di riferimento e passare agli altri quadri ritmici attraverso i moti contigui.
- Salti esterni – l’allievo può saltare da un quadro ritmico ad un altro (più semplice o più complesso) e sviluppare il percorso musicale utilizzando quindi tutti i tipi di movimento permessi (moti contigui-salti interni – salti esterni)
La sfida che viene proposta è quella di sviluppare il percorso melodico più interessante che possa strutturarsi attraverso un itinerario breve o lungo a seconda del livello di competenza di partenza. I quadri ritmici danno la possibilità di amplificare il numero di combinazioni ritmiche sperimentando il percorso sonoro più interessante in accordo con il senso musicale ricercato. Quindi a partire dalla scala scelta si costruisce il percorso sonoro disegnandolo con pennerello in PVC. Le freccette possono indicare oltre la direzione (frecce statiche) anche le dinamiche e le accelerazioni e decelerazioni (frecce dinamiche). Oltre gli operatori di direzione, possono essere apposti anche altri tipi di operatori (sempre costruiti con dei magnetini) come legature di valore (per unire due caselle ritmiche), pause musicali ed infine i segni delle dinamiche (p, f, ff). Nel seguente schema sono riassunti tutti gli operatori delle schede Melody Maps.
Music Abacus offre la possibilità di sperimentare una didattica che cerca di stabilire una relazione profonda tra le attitudini dell’allievo e la musica attraverso un processo dinamico che si struttura ed evolve con il gioco e la creatività. Considerare il discente non una materia inerte da plasmare ma al contrario partire proprio dalle sue specificità per strutturare l’intera impalcatura didattica. Mettere al centro della didattica l’espressione dell’allievo e dare la possibilità di elaborare il suo immaginario musicale, la sua gestualità e la sua sensibilità musicale. Attraverso mesi di sperimentazione nell’ambito dei laboratori didattici organizzati da Ludomusica Scuola di Musica si sono messi a punto tutti quegli accorgimenti per migliorare la fruibilità dell’Abaco. Diverse correzioni hanno permesso infine di realizzare la versione finale dell’abaco e delle sue schede che abbiamo presentato in questo scritto.