Riportiamo le riflessioni di Anna Maria Bozza, cantante ed autrice, sul rapporto tra respirazione e canto nel quadro più generale dello sviluppo armonico dell’individuo.

“Una buona respirazione è determinata proprio dalla capacità di riuscire ad ascoltare il proprio corpo e riconoscere i meccanismi psico-motori su cui andare ad agire. E il canto? Quest’ultimo sviluppa e apre una strada verso l’espressione di se divenendo canale privilegiato delle energie del proprio corpo. Come e quanto interagisce il canto sulla psiche dell’individuo? C’è da riconoscere l’uso fondamentale di una buona postura legata ad una respirazione che interagisce con l’intera muscolatura e con la colonna vertebrale.  Si attiva di conseguenza un primo riconoscimento della presenza corporea: il proprio baricentro che verrà percepito in modo consapevole attraverso l’attività quotidiana di esercizi specifici e incosciamente dalla psiche, consentendone l’assolvenza reale di energie che spesso il corpo non riesce ad eliminare volutamente. Un allenamento corretto, interagisce a 360° con il sistema nervoso e neurovegetativo, perni focali per andare a  levigare freni emotivi (incertezze, insicurezze, disagi) rendendo l’emissione del “primo suono” ovvero, l’aria stessa, il velluto concreto e determinante di una maggiore indipendenza espressiva emozionale riconosciuta dall’intero sostegno fisico. La ricerca di una nuova via espressiva, che interagisca con il substrato emozionale dell’individuo, consente  lo sviluppo di nuova consapevolezza dei propri mezzi espressivi, stimolando quel processo di crescita personale che abbraccia ed include quella artistica e sociale”

Il video che proponiamo è un breve estratto delle esibizioni di alcuni allievi della classe di canto diretta da Anna Maria Bozza nell’ambito del saggio/concerto del 24 giugno 2019 presso il teatro Alfieri di Marano